Chi è Marcello Perri, l’uomo che ha contribuito alla realizzazione della nuova statua di San Cataldo
Ho conosciuto Marcello Perri, tarantino d’adozione, che mi ha raccontato la storia appassionante della statua di San Cataldo.
“Sig. Perri, buongiorno. Mi racconti la storia della statua di San Cataldo”.
“Sono Marcello, non sig. Perri”, mi risponde abbozzando un sorriso e con l’aria naturalmente fiera di chi – malgrado le origini calabresi – ha profondamente a cuore Taranto e i suoi riti.
Ho conosciuto Marcello Perri, presidente dell’Associazione Orafi Confcommercio Taranto, grazie a Giuseppe Spadafino (dell’omonima storica merceria). L’ho conosciuto solo qualche giorno fa e oggi ci siamo ritrovati per parlare del Patrono della città dei due mari.
Marcello Perri è colui che ha contribuito alla realizzazione della nuova statua di San Cataldo.
Tutto ha inizio alla fine del 2002, quando viene lanciata la campagna “Una goccia d’argento per San Cataldo”. È allora che Marcello Perri, insieme al comitato designato per l’impresa, viene coinvolto da Mons. Nicola Di Comite nella raccolta dell’argento nelle scuole, presso le oreficerie dei suoi colleghi e nelle chiese.
Ne arriva tanto di argento e Marcello, insieme a Ferrante e Mottola, lo seleziona attentamente. Lo step successivo è trovare un orafo cesellatore che costruisca la statua nuova, statua che abbia 3 requisiti fondamentali: essere bella, pesare non più di 100kg e avere una dimensione naturale.
L’impresa risulta tutt’altro che semplice, fino a quando la strada di Marcello non incrocia quella di Virgilio Mortet (riconosciuto per i suoi lavori in Vaticano), che dopo una serie di ricerche, sposa il progetto.
Ci vorranno 4-5 mesi – a partire dal bozzetto in cera prima, in creta poi a quello finale – per vedere la statua completata, per vedere finalmente compiuta l’opera di San Cataldo, con la sua lunga barba rossiccia (considerate le sue origini irlandesi) e lo sguardo austero.
Il tutto viene arricchito, infine, con l’applicazione di 52 carati di Tormalina rosa e verde donate da Marcello Perri, che ne coordina l’incastonatura eseguita dall’orafo tarantino Prof. Alberto Mottola.
Il Cataldus D’Argento
Non finisce qui. Ieri, martedì 9 maggio nella Cattedrale di San Cataldo (dove è possibile ammirare la Croce in oro posta sul Battistero e realizzata da Alberto Mottola), si è svolto il Cataldus D’Argento, iniziativa ormai ventennale promossa dalla Camera di Commercio e Confcommercio, che si prefigge di donare un premio alle personalità che si sono distinte in determinati ambiti: volontariato, professioni, cultura, morale e sociale e attività imprenditoriali.
Nell’occasione, Marcello Perri ha riconosciuto a Virgilio Mortet “lo Schiaccianoci”, per ringraziarlo della sua arte e della professionalità con cui ha decorato la nuova statua di San Cataldo; per ringraziarlo dell’amore, mai scontato, che ancora oggi lo lega a Taranto, una città che non conosce confini e che ti entra nel cuore per non lasciarlo più.
Grazie Marcello, per il suo tempo, per la sua storia.
Photo credits: Alessandro Lombardi (img in evidenza) – Marcello Perri (img interna)
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