Da un viaggio in Egitto nasce Telo d’Amare: la creazione della tarantina Mimì sta conquistando l’Italia!
Cosima Brugnola, Mimì per gli amici, è tarantina e all’età di 40 anni si è rimessa in gioco. Le è bastato un viaggio in Egitto, una macchina da cucire e la voglia di fare. Da questi 3 ingredienti nasce il suoi Telo d’aMare. Quale periodo migliore per parlarne!
Oggi vi racconto la storia di una donna tarantina, una di quelle coraggiose che all’età di 40 anni ha deciso di rimettersi in gioco. E l’ha fatto avviando un’attività artigianale. Ora, capirete la difficoltà doppia: l’una legata ad una fetta di professionisti, gli artigiani per l’appunto, che – come del resto un po’ ovunque in Italia – è stata colpita da un’emorragia inarrestabile… la crisi; l’altra, legata a quella temutissima partita IVA che pende, come una spada di Damocle, sulle teste dei liberi professionisti.
Mimì, però, è una tosta e le sue ambizioni prendono forma da un viaggio in Egitto, dove scopre alcuni tessuti del posto di cui si innamora letteralmente. Tessuti che hanno il colore del mare e che comprensibilmente le ricordano la sua città, Taranto.
Al suo rientro decide così di dedicarsi – indovinate un po’ – alla realizzazione di teli da mare. Penserete: “nulla di nuovo”. Eppure, di nuovo c’è il modo in cui Mimì realizza questi capolavori ad alto tasso creativo. Di nuovo c’è il gusto, il rinnovarsi incessantemente, il desiderio di vedere i suoi clienti sorridere, fieri di sfoggiare il loro acquisto nelle spiagge tarantine, o in quelle italiane e nel mondo. Perché, in realtà, il telo d’aMare di Mimì racchiude una storia, un’esperienza e tutta la fantasia che si annida tra una cucitura e l’altra.
I teli di Mimì sono realizzati interamente a mano, sono originali e, sopra ogni cosa, sono modelli esclusivi.
La cura dei particolari, la ricerca dei materiali – dal cotone tedesco, al San Gallo, il pizzo, la seta fino alla passamaneria francese – arricchiscono un prodotto che, per qualità e stile, ha consentito a Mimì di varcare i confini locali e di vendere anche fuori, in tutto il paese. Ogni dettaglio è ponderato, nulla è lasciato al caso, persino la composizione cromatica non è mai banale.
Pensiamoci, se c’è qualcosa a cui non potremmo rinunciare quando andiamo al mare è proprio il telo, che possibilmente duri nel tempo e non si indurisca al primo lavaggio (ho teli da mare che, dopo qualche lavatrice iniziale sono diventati talmente duri che stonehenge scansati proprio). Invece, Mimì mi ha assicurato che i suoi garantiscono integrità nel tempo e sono capaci di asciugarsi subito. E poi sono belli, belli in modo assurdo, addirittura personalizzabili e irresistibili, specie per chi – e mi rivolgo sia al gentil sesso che agli uomini – non si accontenta delle spugne dozzinali; per chi apprezza l’unicità, la diversità.
E ce lo so perfettamente che vi state chiedendo se questo sia o meno un pezzo sponsorizzato. Lo è, verissimo, come è vero il fatto che Mimì abbia un talento e che, pur lavorando un articolo apparentemente abusato come il telo da mare, riesce a stupire con il suo lavoro, le sue idee.
E, vi dirò di più, se non avessi creduto in lei, se non avessi ammirato quello che fa e l’ostinazione di reinventarsi all’età di 40 anni – che facile non è, ve lo assicuro, e non perché io abbia 40 anni ma perché osservo la società e il mondo del lavoro alla deriva che ci sta cogliendo sempre più incapaci di reagire – non avrei scritto nemmeno una riga.
Quindi, vi invito caldamente a mettere innanzitutto un “like” sulla sua pagina Facebook e ad ammirare le sue creazioni sul sito. E già che ci siete, seguitela pure su Instagram! Ah, per coloro che volesso andare a trovarla, che volessero vedere i suoi teli da vicino, il suo spazio espositivo si trova in via Giovinazzi 72/A a Taranto.
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