Abbiamo realizzato un sogno: si chiama Due Mari WineFest!
E’ stata una II edizione ambiziosa per il Due Mari WineFest, qualcuno l’ha definita persino folle. Di fatto così è stato. Dalla piccola piazza coperta la manifestazione si è trasferita nel suggestivo Molo Sant’Eligio, sul mare.
Fare un’analisi quando l’adrenalina è ancora in circolo, è un’impresa ardua. E’ stato come gettarsi senza paracadute, con l’incoscienza di chi vuole realizzare un sogno; e i sogni, si sa, non ammettono catene o compromessi. I sogni sono fatti per essere realizzati. Perché il mondo è degli audaci, dei coraggiosi, di chi osa pur sapendo che i rischi hanno dimensioni titaniche.
Noi abbiamo osato anteponendo ai nostri interessi quelli di una città, Taranto, che meritava di essere valorizzata; che il 15 e il 16 settembre ha accolto migliaia di persone, molte provenienti da ogni parte della Puglia e turisti che si sono affacciati con entusiasmo sulle eccellenze enogastronomiche protagoniste della manifestazione.
Sarebbe alquanto inutile affermare che le difficoltà non ci siano state, gli errori sono già impressi sul taccuino pronti per essere sviscerati. Ma, come sento dire da più fronti, solo chi non fa non sbaglia. La mia, la nostra, non è una resa di fronte all’evidenza di una manifestazione di proporzioni atomiche; è piuttosto la consapevolezza di avere lo spirito adeguato per costruire qualcosa in un posto dove la tendenza comune è disfare.
Detto questo, sono doverosi i ringraziamenti; sì, perché se il Due Mari WineFest è quello che è stato, è grazie alla presenza e al supporto di persone che si sono rimboccate le maniche e ci hanno – prima ancora di mettersi all’opera – creduto.
Grazie all’organizzazione nelle persone di Andrea Romandini, Fabio Romandini, a Ylenja Lucaselli e Daniel Hager che si sono aggiunti quest’anno e hanno portata una ventata di internazionalità all’evento. Grazie allo staff composto da Rosanna Loconsole – responsabile della gestione del sito e della comunicazione online -, grazie a Luca Sinopoli che si è occupato del Web Marketing, a Vincenzo Parabita, nostro ufficio stampa e Valeria Stano, grafica. Grazie a Marco Mariano, a Stefania Aloisio, a Valentina Capriuli, Roberto Raffaele, Marianna Catapano.
Grazie ad Aurelio Castellaneta e Maurizio Greco, fotografi ufficiali della manifestazione, e ai ragazzi di Visart che si sono occupati dei video.
Grazie alle aziende, che hanno ancora una volta creduto in noi e che – mi auguro, ci auguriamo – continueranno a farlo. Grazie agli artigiani, agli artisti, agli ospiti per aver sposato la causa “Due Mari” e grazie alla Jonian Dolphin Conservation e OndaBuena per aver messo a disposizione le imbarcazioni consentendo ai presenti di vivere un’esperienza totalizzante.
Grazie agli chef della Gara di hamburger, grazie per la professionalità, la sensibilità e l’umanità.
Grazie agli sponsor, grazie insomma a quanti hanno fatto parte – anche dietro le quinte – di quella che non può che essere definita un’impresa.
Alla luce di tutto, quello che mi auguro davvero è che – malgrado le scivolate sulle bucce di banana – ognuno di noi abbia trasmesso il messaggio per cui provarci non è mai sbagliato, che spingersi oltre, nemmeno; che prima di puntare uno, due, dieci dita contro sarebbe opportuno fermarsi, riflettere e – aggrappandoci all’onestà intellettuale che alle volte latita – chiederci: quanti di noi l’avrebbero fatto?
L’obiettivo resta crescere insieme, con umiltà e coraggio. E quello, certamente, non manca!
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