Perché il tarantino ama il Natale? Ecco 10 buoni motivi

Per il tarantino il Natale è sacro e va trascorso in famiglia. Perché lo amiamo così tanto? Ecco 10 buoni motivi.

Manca solo qualche settimana al Natale e vedo già i miei conterranei espatriati fare il conto alla rovescia. “Scendere” per le festività natalizie rappresenta, per chi è stato costretto illo tempore ad abbandonare la terra madre, un vero e proprio diktat. E non ci sono esami o impegni lavorativi extra dell’ultima ora che tengano (salvo rarissimi casi eccezionali).

Ecco 10 buoni motivi per cui il tarantino ama il Natale.

1. I “Sannachiudere”

Sarò anche eccessivamente golosa e potrei pure non fare testo, ma Natale senza Sannacchiudere non è Natale. I Sannachiudere (letteralmente “si devono chiudere”) – per i settentrionali che ci leggono – sono dei piccoli dolcetti tipici della tradizione natalizia locale, fritti nell’olio e affogati nel miele. Pochi e semplici ingredienti, che bastano però a rendere queste leccornie di pasta d’uovo, farina e vaniglia una vera e propria delizia.

2. L’albero di Natale e il presepe

Gli addobbi casalinghi

Gli addobbi casalinghi

A Taranto la tradizione comanda e il tarantino inizia ad addobbare a festa la casa, con tanto di albero e di presepe, già dal 22 Novembre: giorno di Santa Cecilia. Due riti che, da generazioni, si perpetuano negli anni grazie a Babbi appesi, angioletti sparsi e lucine sui muri manco stessimo allestendo il mercatino natalizio di Lugano.

3. La mezzanotte del 24 dicembre al Carmine

Ogni anno, quando si tratta di riversarci in piazza Carmine per scambiare gli auguri e i regali con gli amici, arriva puntuale la lamentela. “Anche quest’anno al Carmine? Nind proprio!” Eppure, dopo una tirata d’orecchie dell’amico o dell’amica abitudinari che “non è Natale senza Carmine”, cediamo al pressing e a mezzanotte siamo lì, in piazza, in mezzo al marasma, dove imprechiamo per aver ceduto allo stalkeraggio del compare di turno.

4. I tubettini con le cozze della Vigilia

tubettini con le cozze

Tubettini con le cozze

La vigilia di Natale, a Taranto, fa rima con tubettini con le cozze. Non ne perdiamo tempo, tanto la mamma o la nonna – manco fossero Cracco – lo sanno che quel giorno l’imperativo è: preparare quantità industriali di tubettini. E, tanto per gradire, di baccalà fritto e capitone.

5. La tombolata e i giochi d’azzardo annessi

La tombolata di Natale non passerà mai di moda, anche se con il passare degli anni è stata in parte soppressa da bische clandestine e tavolate di poker, Chemin de fer e Baccarà, nemmeno fossimo a Montecarlo.

6. I regali dell’ultimo minuto

I regali dell'ultimo minuto

I regali dell’ultimo minuto

Nonostante il tarantino abbia abbondantemente tempo per lo shopping pre-natalizio, puntualmente si riduce all’ultimo minuto. I regali si comprano il pomeriggio del 24 dicembre.

7. I piatti tipici della cucina natalizia

Segnate queste date: 24 dicembre – 1 gennaio. Tanto dura il Natale a Taranto. Partendo dalla Vigilia fino ad arrivare al primo giorno dell’anno, è una tarantella di pietanze tipiche e caloriche che si avvicendano sulla tavola del tarantino almeno per una settimana. Un valzer di calorie che si accumulano e si rincorrono. Il cibo, per le mamme che indefesse si chiudono in cucina, pare non bastare mai in quei giorni. E mentre lo stomaco si riempie, aumenta la consapevolezza – soprattutto per il tarantino fuorisede – che al Nord ci tornerà rotolando (al contrario).

8. La banda

Un rito che saluta le festività natalizie fin dal giorno di Santa Cecilia, il 22 Novembre, e che si ripete la mattina del 25 Dicembre. Le strade della città si colorano con le note degli zampognari, ambasciatori di storia e tradizione a Taranto.

9. Le pettole

Ne ho già parlato abbondantemente in questo articolo, ma lo ribadisco: le pettole rappresentano un motivo validissimo per amare il Natale.

10. L’artiglieria campale per Capodanno

Non è una cosa da sottovalutare l’armamentario per Capodanno. Ecco perché il tarantino si munisce di bombe, bombette e stelle filanti fin da Natale. Non a caso la città, la notte del 31 dicembre, si trasforma in una piccola Baghdad.

Manca qualcosa a questa lista? Scrivetecelo nei commenti.

Photo credits: Stephen Woods (img in evidenza) – www.christmas.it (img regali) – footage.framepool.com (foto addobbi)

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