Dimmi in che spiaggia vai e ti dirò che tarantino sei
Ogni tarantino ha la spiaggia che si merita. Sì, perché a Taranto la spiaggia che scegli determina la tua personalità. Ne segnalo 4 che, ogni estate, sono frequentatissime.
E’ risaputo che a Taranto il primo approccio con la sabbia, non coincide perfettamente con il solstizio d’estate, bensì con la prima giornata timidamente calda. Parliamo quindi di aprile, di temperature che oscillano tra i 12 e i 15 gradi. E se in questo periodo possiamo permetterci di scegliere la spiaggia dove fare a gara per il primo selfie apri-stagione, in piena estate no.
No perché “giù da noi” l’estate non è una stagione ma uno stato d’animo e, come ogni stato d’animo che si rispetti, attraversa diverse fasi. Superata quella del cuore legata a mammà e papà ed alle “cattuse” d’infanzia custodite dalla spiaggia più vicina a casa, quella dei primi baci melensi a suon di Eros Ramazzotti al baretto di Saturo (chi non ricorda il famoso Jukebox) e quella delle ore spese uniformandosi al bitume in attesa dell’arrivo del 14, si è faticosamente giunti alla fatidica scelta che manco i tronisti di Maria De Filippi riuscirebbero a reggere: in quale spiaggia trovo la mia identità?
Bene, il litorale ionico offre una miriade di opportunità per chi desidera, superata la fase del cuore, adeguarsi allo stereotipo di vero tarantino doc.
1. Scoglio
La spiaggia dello sportivo per antonomasia si caratterizza per la presenza di 3 differenti categorie di energumeni: calciatori, culturisti e pallavolisti. A costo di perdere la vita, ognuno difende il proprio territorio non permettendo a nessuno di avventurarsi oltre i limiti stabiliti. Se sei un pallavolista, solitamente trascorri interminabili ore in prossimità dell’unico campo da beach presente all’estremità della conca.
Ti metti ore in fila con la bava alla bocca, manco fossi al bancone salumi del supermercato pieno zeppo di offerte speciali, pronto ad accaparrarti con un guizzo felino il tuo lembo di spiaggia rovente. Senza numeretto.
Se ritrovi la tua identità nell’altra estremità della spiaggia, sarai sicuramente munito di intramontabili ed economicissimi Super Santos e Super Tele con i quali improvviserai calci di rigore sparati alla velocità della luce che per schivarli ti viene il colpo della strega, incurante dell’incolumità di donne e bambini.
Se sei un culturista, per te è invece riservato un posto di tutto rispetto: il bagnasciuga. Passeggiare con eleganza cosparso in ogni centimetro di olio abbronzante, mostrando il tuo fisico e le tue pose plastiche da David di Michelangelo con slip ridotti a perizoma, è il tuo sport preferito.
2. Jamaica
E’ il litorale degli epigoni della Beat Generation. La Bibbia di chi ama scoprire se stessi in un viaggio mentale oltre che fisico. Non importa che tu debba attraversare la Route 66 che collega lo svincolo di Lama fino a Lizzano con 40° all’ombra, l’importante è che tu raggiunga la tanto agognata libertà.
Dopo il classico quesito che ti poni ad ogni arrivo – “dopo la ritrovo la macchina?” -, passi alla fase in cui ti senti un po’ Leonardo Di Caprio in “The beach” quando scopre la comunità di viaggiatori ed avventurieri pronti a ricercare il loro piacere sulla spiaggia. Raggiungi così faticosamente il tuo posto d’onore tra gli scogli (perché è ben difeso anche quello) e ti isoli godendo della pace, dei profumi e dell’idea di libertà magicamente accompagnati dal luppolo ad 1 euro.
3. Canneto
E’ il lido della Taranto che conta per eccellenza. Se non appartieni ad un ceto sociale elevato o non hai un conto in banca consistente, o quantomeno ragionevole, non sei nessuno. Puoi al massimo collocarti al confine ben delimitato con la spiaggia libera, quella del baretto con il Jukebox per intenderci. Il diktat, senza possibilità di negoziazione, è lo sfoggio. Se hai un fisico scultoreo, capelli che non si spostano neanche se ti trovi nel bel mezzo dell’uragano Gonzalo, trucco indelebile e abbigliamento all’ultima moda è la spiaggia giusta per te. Mi raccomando agli accessori, possono fare la differenza.
4. Viale del tramonto
E’ la spiaggia della Taranto che pensa che per 3 mesi all’anno non convenga più vivere in casa ma sia necessario ricreare l’habitat familiare sul bagnasciuga. Ci sono rituali che si tramandano di generazione in generazione, un po’ come le immancabili sedie di legno pieghevoli. Se ami questa spiaggia, ami banchettare. Pasta al forno, melanzane ripiene, polpette al sugo non temono congestioni. Se poi la quantità è quella utile a sfamare un’intera popolazione detieni il primato di capostipite indiscusso della spiaggia.
Photo credits: La spiaggetta (img in evidenza)
Ahaha mi avete fatto morire dal ridere