La Puglia finisce su Forbes, il business magazine più importante al mondo

La Puglia finisce su Forbes, uno dei business magazine più importanti al mondo. Ne scrive Ann Abel, scrittrice ed editor per alcune delle riviste più celebri.

Mi sono imbattuta per caso in un articolo che parlava della Puglia su Forbes che, per chi non fosse tra i 2milioni e 900mila followers del magazine, è una delle riviste d’affari (ma non solo) americane più importanti al mondo. A dare voce alla nostra regione, è stata Ann Abel che, da più di 14 anni, collabora con importanti realtà editoriali internazionali.

Ho letto ciò che ha scritto tutto d’un fiato (a parte qualche pausa legittima su Google translate) e ti riporto alcune parti del testo tradotte e che, a mio avviso, rendono grande giustizia ad uno dei territori più belli into the universe.

puglia su forbes

La Puglia è il top-of – delle destinazioni italiane, come la Toscana e la Costiera Amalfitana. C’è una bellezza austera in essa: il paesaggio è aspro e selvaggio, il terreno è piatto e gli edifici sono bianchi, di un bianco ardente contro l’azzurro del cielo e del mare, fatta eccezione per i più piccoli, chiamati trulli, con la cupola al posto del tetto e che ricordano le case degli hobbit. Sono ad Alberobello.

Magnifici gli ulivi che sono stati qui per 1000 anni e che, con i loro tronchi nodosi come opere d’arte, dominano il paesaggio. In primavera, i campi di papaveri rossi infiammano i campi. (Quegli alberi sono un altro tesoro dell’Unesco e sono talmente protetti che i tentativi di un principe del Medio Oriente per comprarne un po’ per il suo palazzo, sono falliti a dispetto di tutti i soldi offerti.)

Come in tutta Italia , ci sono molte cose belle da mangiare e bere in Puglia. (Le strade pittoresche sono perfette poi per le passeggiate in bici.) I magnifici ulivi producono un olio molto fine, che viene esportato a livello nazionale. Ci sono circa 120 acini d’uva autoctone, tra cui il profondo e robusto Negroamaro e il più morbido Susamaniello. Il tacco dello stivale è ricco di frutti di mare e ricci la cui polpa si gusta sul pane morbido. La Puglia è il luogo di nascita della burrata, che è forse tutto quello che va detto.

La cosa divertente della Puglia è che una volta che ci sei, non importa se ti perdi. Anzi, è il modo migliore per sentire di vivere un luogo. E non sempre importa che il GPS ti dica dove sei. I dintorni pugliesi rendono chiaro che non puoi essere in nessun altro luogo se non proprio lì.

Qui l’articolo completo in lingua originale.

 

Photo credits: Dorli Photography (img trulli)

 

 

2 commenti
  1. Imma
    Imma dice:

    La giornalista del Forbes, però, sottolinea che la Puglia è esattamente ciò che la Toscana e la Costiera Amalfitana non sono! Nel senso che si differenzia da queste destinazioni, per esempio per l’aspetto così “wild (selvaggio) and rugged (aspro)” dei suoi paesaggi e per la sua “bellezza austera”. Sicuramente concorderete con me che è proprio questa osservazione della Abel a rendere interessante e non scontato il contributo!

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    • Lorenzo M.
      Lorenzo M. dice:

      E purtroppo prima o poi anche la Puglia verrà inghiottita dalla colonizzazione selvaggia e dal turismo, appunto, in stile Forbes e Lonely Planet. Accade già in certe località salentine. Il che farà arrivare bei soldi, di certo, ma si perderà tantissimo in identità. Gran bel pezzo comunque!

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