12 giovani talenti tarantini del pallone

Ho individuato ben 12 giocatori tarantini classe ’90 in giro per lo stivale. Tenete alta la nostra bandiera!

Bisogna pur dire che a Taranto sono nati pochi calciatori di valore. Montervino ha segnato in serie A; Legrottaglie è partito dalla murgia tarantina ma è cresciuto sulla sponda galletta-adriatica barese; il grande Gilberto d’Ignazio sarà cresciuto con noi rossoblù ma è de facto nato a Putignano.

Ah, vabbè, e poi l’eterno incompiuto, uno che a livello tecnico azzerava i nomi fin qui citati (massimo rispetto, sia chiaro): Triuzzi. Lui, uno che faceva più o meno quello che gli passava per la testa, con la maledetta sfera di cuoio. Tiro a giro? Tiro a giro. Assist sfrontato? Assist sfrontato. Alla Salinella c’è pure un palazzo col murales suo, di Gianluca, orecchino e capelli lunghi da cheyenne. Ma Triuzzi si è perso tra Parma, Palermo e Napoli, gravitando nelle serie minori.

Quindi siate sinceri: zero talenti di spessore, nei dintorni dello Iacovone. A Bari c’è stato Antonio Cassano su tutti che oscura di brutto, nel Salento Fabrizio Miccoli, Pellè e compagnia. Da noi niente di così eclatante, purtroppo.

Eppure la nidiata di maschi anni ’90 sembra prospettare dei grintosi calciatori made in mar Ionio. Sono ragazzi che a nemmeno 15 anni lasciano la loro famiglia per spostarsi in zone nordiche desolate, devono ambientarsi e l’unico mezzo vero a disposizione per imporsi è il repertorio classico: tiri di collo, scivolate alla Maldini, controllo in corsa, dribbling, costanza, lanci geniali… insomma, no, se siete dei monomaniaci calcistici avrete capito.

Ne ho individuati ben 12 di giocatori tarantini classe ’90 in giro per lo stivale. Tenete alta la nostra bandiera! Oh, non fate i rummati: non è una lista stilata con cognizione, è una roba alla rinfusa, assolutamente senza forzature di merito.

1) VINCENZO CHIOCHIA (1994) – OLYMPIA AGNONESE (in prestito dal FC BARI)

Chiochia

Chiochia

Lui è il prototipo del difensore che hai paura di incontrare, perché è sia forte fisicamente che preciso a livello tattico. A corollario di ciò, la bellezza di tre reti nel campionato primavera 13/14. Ha iniziato ai tempi del Taranto di D’Addario, ma il successo è giunto con il Bari di Torrente e presentazioni in pompa magna al suo arrivo nel capoluogo pugliese. Ora è in serie D a macinare legna e presenze, in Molise, e non vediamo l’ora di vedere questo cazzuto centrale diventare un professionista.

2) LEONARDO GUERRA (1996) – CORREGGESE

Leonardo Guerra

Leonardo Guerra

Bel centrocampista centrale, Leo. Ed è anche giovane sul serio, c’ha appena vent’anni. Sta giocando con la Correggese in serie D emiliana, e sappiamo quant’è ruvido il gioco nei dilettanti, perciò uno come Leo ha dovuto adattarsi alla nuova realtà. Proveniente dalle giovanili del Bologna, l’anno scorso combinò il macello con la primavera dei felsinei rossoblù, segnando addirittura un gol alla Juventus. Per il momento, con la Correggese, Leo ha 7 presenze all’attivo ed 1 gol (Transfermarkt docet).

3) ALESSANDRO GATTO (1994) – JUVE STABIA (in prestito dall’Hellas Verona)

Alessandro Gatto

Alessandro Gatto

Lo abbiamo visto tutti, nella prima maledetta stagione tra i dilettanti del Magico, quanto fosse forte ‘sto ragazzo. E se ne sono accorti anche a Verona, dove ha disputato ottimi campionati primavera e un torneo di Viareggio d’eccellenza, segnando gol a manetta. Attaccante duttile (può giocare sia centrale che esterno), io ne sono innamorato, tant’è che a Pro Evolution l’ho creato appost’apposta e mi fa vincere la Champions a botte di tiri dalla distanza. Corre a testa alta sulla fascia, si accentra e sbonna. E pure che ha giocato 90 minuti riesce a piazzare il colpo da intenditore prima del triplice fischio. Nel turno di Coppa Italia, ha segnato un gol contro i frentani del Lanciano, e per festeggiare ha corso sotto il settore ospiti, inchinandosi come un direttore d’orchestra.
Occhio, uagnù, che Gatto SPACCA!

4) FEDERICO MASTROPIETRO (1999) – JUVENTUS FC

Federico Mastropietro

Federico Mastropietro


basterebbero tre puntini di sospensione? Forse sì, perché Federico Mastropietro è davvero curciulo ancora eppure sta segnando e giocando da Dio nel club che è finalista in Champions League e attuale capolista della Serie A. D’accordo, d’accordo: ha sedici anni, di talenti forti come lui ce ne sono tanti che si perdono.
Ma Federico è uno che ha sempre avuto le palle, uno che ha avuto il coraggio di tirare rigori decisivi in tornei di caratura nazionale. Prima punta dal tasso tecnico elevato, statisticamente si riportano 15 presenze con 4 gol per i bianconeri scudettati.

5) GIACOMO LIGORIO (1993) – L’AQUILA CALCIO

Giacomo Ligorio

Giacomo Ligorio

Dopo tanti attaccanti e centrocampisti, torniamo nel reparto arretrato: Giacomo Ligorio è un terzino sinistro che ha girato in lungo e in largo: Lecce nelle giovanili, Trivento, Teramo, e la consacrazione in Lega Pro con la Torres, squadra sarda che nella stagione 14/15 si piazza all’undicesimo posto, ma retrocede in D per illecito sportivo. Ciò nulla toglie alle prestazioni fluide di Giacomo, che anche nella squadra abruzzese dell’Aquila ha iniziato bene, giocando spesso titolare.

6) LEONARDO TAURINO (1995) – AS MARTINA FRANCA (in prestito dalla Ternana)

Leonardo Taurino

Leonardo Taurino

Lo vidi giocare ai tempi degli Allievi nazionali col Taranto. Mi sembrò davvero strano, come giocatore: lo trovavi sia ad innescare le azioni con lanci lunghi e recuperi nella propria trequarti, sia fisso davanti alla difesa avversaria. I paragoni sono pesanti, ma per darvi un’idea, mi verrebbe da dire un Rooney della prima ora, che si sbatteva a tutto campo per la squadra. Chiariamoci: il livello è diverso, Wazza a vent’anni distruggeva Old Trafford e Leonardo invece gioca al Tursi di Martina Franca, ma è comunque una bella seconda/prima punta che si adatta anche sulle fasce e che s’inventa dribbling da chiaroveggente. Appartiene agli umbri della Ternana, ma da Gennaio è in prestito alla squadra martinese, con cui non ha ancora segnato.

7) IVAN DI FEDERICO (1996) – FERMANA CALCIO (in prestito dal Monopoli)

Ivan Di Federico

Ivan Di Federico

C’è stato un momento in cui non capivo un cazzo: ma Di Federico com’è che gioca nel Castelfidardo, si allena con la Sambenedettese capolista e poi invece va alla Fermana? Mah!
Il ragazzo era conosciuto a Taranto come Ivan Il Terribile, un altro giocatore a cui piace svariare parecchio sul fronte offensivo. Con il Castelfidardo ha segnato 3 gol in 10 presenze in serie D, che per un ’96 è davvero tanta roba. La trafila giovanile l’ha passata tra Taranto, Torino e Virtus Entella, con inframmezzi anche nella sicula località di Trapani. Watchout per lui, ne sentiremo parlare.

8) FRANCESCO ORLANDO (1996) – AS MACERATESE (in prestito dal mitico Lanerossi Vicenza)

Per lui basta il video: https://www.youtube.com/watch?v=HqbosD9gEic
Non si può dire altro, è un grande esterno, cazzo, ha raggiunto già le 15 presenze in Lega Pro, è proprio forte. La cosa divertente è che non è che provenga da chissà quale grande cantera: l’agro francavillese brindisino, quella è la sua provenienza!
Guardate il video: anticipa il difensore che lo inseguiva, una rapida occhiata al portiere del Siena, e TAC!, palla a giro che veramente, oh, un gol del genere è da pugnetta plurima. Grande Francesco, continua così!

9) CIRO LUCCHESE (1996) – SSD CAMPOBASSO

Ciro Lucchese (maglia nera)

Ciro Lucchese (maglia nera)

Io con ‘sto biondino ci ho giocato una stagione. Era basso, magro, eppure teneva la palla come un piccolo Modric. Io ero uno scapocchione difensore centrale che legnava e nemmeno tanto, lui a centrocampo spadroneggiava nonostante fosse davvero esile. Ciro poi l’ho perso di vista, si sa, funziona così, e un giorno l’ho rincontrato a cazzo proprio in un centro commerciale di Teramo: menchia, s’era gonfiato di brutto! Spalle larghe, sul metro e ottanta quasi d’altezza. I capelli biondi c’erano ancora. E anche il piede delicato, a quanto si può vedere: con la Cavese aveva incantato nel 2014, segnando 2 gol in 16 presenze. Ora è ripartito dal Campobasso, e speriamo che il talentino di Lama riesca a sfondare una volta per tutte.

10) GIUSEPPE UNGARO (1995) – MANTOVA (in prestito dall’ATALANTA)

Ungaro

Ungaro

BANG BANG BANG

Proiettili vivi, esplosivi: a voi Giuseppe Ungaro, un altro biondo Dio. Chi mastica di calcio giovanile lo conoscerà per aver portato la Berretti dell’Atalanta, guidata da un altro Giuseppe, lo zio Bergomi, alla vittoria del trofeo nazionale contro i pari età dell’Inter. Doppietta per il nostro tarantino Ungaro, che è cresciuto in quello che è giustamente considerato il vivaio migliore d’Italia, quello della Dea. Esaltare uno come Bergomi non è facile, che descrive Ungaro così: “Ungaro è un giocatore eccezionale, veloce, tecnico, è stato autore di una partita superlativa e pensare che ha avuto problemi fisici durante la settimana, giocava con un ginocchio bendato”.

Il ragazzo è un centrocampista centrale factotum, nel senso che riesce ad adattarsi pressoché ovunque, nello spettro offensivo. Ora è a Mantova, e coi lùmbard biancorossi oltre ad aver già disputato 16 incontri in Lega Pro segnando 1 gol, è stato autore di una bella rete contro il Milan, in un’amichevole estiva. Chi cazzo se ne frega di Balotelli, se in campo c’è un tarantino?

11) FILIPPO FALCO (1992) – SSC CESENA (In prestito dal BOLOGNA FC)

Su Wikipedia c’è scritto un roboante paragone, “Il Messi del Salento”. Il Pulsanese non sarà Messi, ma a dirla tutta guardando le sue partite coi granata del Trapani piazzava certe finte, certi lanci e certe punizioni che cazzo, vuoi vedere che magari non è la Pulga ma almeno c’ha dei colpi alla Miccoli?

Ha esordito in serie A con Delio Rossi in panchina, e appena sbarcato al Cesena in serie B si presenta con una volée precisa contro il Perugia. Che dire? Lui è un cazzo di idolo fatto e finito. Dai, anche a Pes mi stai facendo belle cose, Filì!

Guardatevi il video > https://www.youtube.com/watch?v=ra7fdyhxFZs

12) LUIGI CIAMPA – BELLARIA IGEA MARINA (1995)

Luigi Ciampa

Luigi Ciampa

Luigi Ciampa ce lo vedrei bene affianco al sopracitato Chiochia, a completare questo ideale reparto difensivo. Viene anche lui, come Guerra, dal vivaio del Bologna FC, ma poi è ritornato a giocare nel Taranto prima dello sfortunato fallimento dell’epoca D’Addario. Peregrina tra Foligno, Martina Calcio e adesso gioca nel Bellaria, serie D romagnola. Passo veloce, anticipo sempre e comunque, “Giggi” Ciampa convince di brutto e presto o tardi esordirà tra i professionisti, sicuro.

E niente, che dire, tra tutti ‘sti fenomeni ci vorrebbe un numero 1, un portiere elastico e al tempo stesso di marmo, capace di completare questa squadra (e qualche difensore in più, a dirla tutta). Se siete dei giovani talenti in erba e non siete in questa lista, ci dispiace: le nostre conoscenze sono limitate, e già spulciare questi 11 boys non è stata la cosa più semplice del mondo. Nel caso, segnalateci le vostre giocate da Joga Bonito.

Non ci resta che dirvi in bocca al lupo per il futuro, vedete di onorare il vessillo ionico sempre e comunque!
Stay Hungry, Stay Skilled!

 

2 commenti
  1. Vincenzo
    Vincenzo dice:

    Come allenatore ideale di questi 12 giocatori tarantini proporrei angelo Gregucci,nato a San Giorgio ionico,oggi allenatore dell’Alessandria,arrivata in semifinale di coppa Italia qualche giorno fa?

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  2. Gianfranco Dimitri
    Gianfranco Dimitri dice:

    Sinceramente Taranto attualmente da un punto di vista calcistico non ha una risonanza nazionale però non possiamo riferirci a Minervino o D’Ignazio come le sole persone che ci hanno rappresentato in serie A . negli anni 30 e 40 il prof. DiMitri Roberto , allenatore federale , lancio’ nel mondo del calcio 8 giocatori di valore come Costagliola ( serie A Fiorentina e naz.) ilnonno di quel Petagna che gioca con l’atalanta , che all’epoca gioco’ cn la Triestina , Cuscela che giocò col grande Torino , De beliis capitano del Palermo , Carrano ,del Bari e tanti altri..

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