Se Dico Taranto compie un anno! E sticatzi?
Se Dico Taranto spegne la sua prima candelina. Tanti auguri a noi!
Se Dico Taranto compie un anno.
Qualcuno penserà: “Esticatzi?”
Noi, invece, pensiamo di aver raggiunto un gran bel traguardo. Pensiamo anche che le forze che si sono unite e hanno permesso a questo blog di crescere, sono state (e continuano ad essere, in realtà) tante. Merito anche vostro – e lo diciamo senza piaggeria alcuna – perché senza di voi saremmo andati poco lontano.
Veniamo a noi, cosa minchia è dunque www.sedicotaranto.it?
E’ un diario di rete. Non una testata giornalistica, come è espressamente dichiarato nella home page.
E’ un’idea, il desiderio di evadere il canonico linguaggio con cui si parla di Taranto. Non è nemmeno la voce fuori dal coro. E’ semplicemente una voce, con la quale raccontiamo la città, i vizi e le virtù del tarantino medio che c’è in ognuno di noi. Nessuno escluso.
Quella di non trattare argomenti di cronaca con stampo giornalistico è una scelta voluta. E a chi ci accusa di non fare giornalismo d’assalto, rispondiamo che NO, NON FACCIAMO giornalismo d’assalto perché non vogliamo farlo. E comunque, potremo fare un po’ quel che cazzo ci pare? (Ci scusiamo per il linguaggio scurrile.)
Non divaghiamo… dicevamo, quando parliamo del Premio Taranto, di Paisiello, degli edifici abbandonati, o tracciamo l’identikit del cozzaro tarantino (attenzione: assicuriamo ai gentili utenti che mai nessun cozzaro è stato malmenato né si ritiene che cozzaro sia un insulto), del tifoso tarantino, sottolineandone gli aspetti più goliardici, siamo mossi dallo stesso obiettivo che ci ha spinti ad aprire questa piattaforma: raccontare storie, mettere al centro le persone, l’aspetto umano che, consentitecelo, resta quello più interessante.
Se Dico Taranto divide, fa riflettere, fa ridere e pure incazzare. E guarda a Taranto con un occhio cinico, irriverente ma anche positivo. Che è la cosa più difficile in una città che ha fatto dell’acciaio (comprensibilmente) e delle storture il suo cavallo di battaglia.
Non vogliamo essere altro che “lo spigolo di un mondo tondo” (la citazione in questione è stata presa in prestito da un post su Facebook.)
A questo punto sono graditi auguri, gesti d’amore e un bonifico! <3
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