4 tipi che non vorresti mai incontrare sui pullman di Taranto


Sono ormai un habitué dell’Amat e ti assicuro che quando metti piede sui pullman di Taranto incontri tipi davvero strani. Con un po’ di fantasia, ne ho individuati 4. 

Dato che alla guida di una macchina sono meno affidabile di un sordomuto con la cataratta e il mio vecchio motorino mia nonna non vuole che lo usi, posso dire che, in questi ultimi anni, ho acquisito una certa conoscenza e dimestichezza nell’utilizzo dei mezzi pubblici a Taranto tali da farmi vincere il premio AMAT 2015.
Ecco, dunque, chi incontri sui pullman a Taranto.

IL DOTTOR WHY QUIZ

Chi incontri quando arrivi in anticipo alla fermata del pullman, intento a selezionare la musica dal suo iPod, in attesa del tuo amato 1/2?
Il dottor Why: ”Scusi giovane è passato il 20da qui??” ”O bello(???), ma il 21 porta alla discesa Vasto?” “Senti, ma per andare a Saturo devo prendere il 16 o il 14?”. Come se in un’altra vita fossi stato “Google Maps” o avessi lavorato per Trenitalia. Naturalmente ad ogni domanda la tendenza è quella di ostentare un’espressione da ebete tale da non farti assumere nemmeno in una ditta di pigiamini, però è sempre bello pensare che la gente ti reputi così preparato e laureato in Amattologia tanto da chiederti 200 informazioni al secondo. Manco a Siri sull’iPhone.

BRONTOLO

C’è chi si sorbisce le lamentele della madre se hai 4 in latino, chi le paranoie della fidanzata se alle 02:00 di notte risulti on-line su Whatsapp, e poi ci sono loro… gli autisti dei pullman a Taranto contro i quali si inveisce solitamente con frasi di repertorio come: “Oèèèèè jè da 3 or ca stoc aspett u’28!!!!” – “Sono passati quattro 8 di fila…e ù 16 quann addá passa??” –  “Ma dobbiamo chiamare i carabinieri??”.

Sicuramente i servizi Amat non saranno come le linee ferroviarie in Giappone o New York però, belli miei, investire i conducenti di qualsiasi responsabilità, un po’ come se fossero gli eredi designati di Schettino o gli artefici della guerra in Kosovo, mi pare un tantino esagerato… a proposito: “AUTISTAAA,FERMATAAA,DIETROOO!”

CHANTECLAIRE, IL GALLO DEL PULITO

Prendendo il maledetto 8, in una caldissima mattinata estiva, magari di venerdì alle 13:00, potresti imbatterti in chiunque: la signora che, per esempio, proprio quel giorno decide di svaligiare il mercato Fadini e la DOK e che quindi con 63 buste a terra limita i tuoi spazi; oppure beccherai l’altra signora che, con 12 passeggini e 7 pronipoti, limiterà ancora di più il tuo già misero spazio vitale; ed infine, se sei fortunato, ti capiterà accanto, il nostro “CHANTECLAIRE”, sinonimo di pulizia e frutti di bosco che, col suo tanfo di sudore, cadaveri abbandonati e l’alito al tuorlo d’uovo, ti delizierà l’olfatto. Come era il detto? Ah sì, “MAI UNA GIOIA!”

ENRICO PAPI, SARABANDA

Per concludere, non c’è cosa più dolce e romantica che salire a bordo del 16 per andare a Saturo e beccare il direttore d’orchestra di turno che allieta le orecchie con le casse del suo Nokia74. Pensando di trovarsi ad un Tomorrowland o, boh, in Gomorra, ti affascinerà con la sua musica T-R-A-V-O-L-G-E-N-T-E pompando hit internazionali di Nino D’Angelo, Rosario Gaudioso, e per finire “Non dirgli mai” di Gigi D’Alessio.

Peggio delle coppiette di fidanzati che alle 07:00 di mattina decidono di girare i primi filmini porno, sbaciucchiandosi e sussurrando parole d’amore (opinabili) con la fiatella… ma questo è un altro discorso.

Bene, a questo punto vado a cercare la mia anima gemella sul 27. Ovviamente ho già scaricato sul mio nuovo iPhone “Nu latitante” di Gianni Celeste così magari sembrerò più figo. Nel frattempo seguitemi sul mio Profilo Instagram e piazzate un bel “mi piace” sulla Pagina Facebook di “Se dico Taranto”.

Ah, a proposito… il biglietto fatelo.

 

Photo credits: https://dcairns.wordpress.com (img in evidenza)

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