7 cose da sapere prima di uscire con una ragazza tarantina!
Hai appena conosciuto la donna dei tuoi sogni ed è tarantina? Ci sono 7 cose da sapere se vuoi fare colpo.
Sei in uno stato di paranoia intensa e irreversibile perché hai appena saputo che le tarantine sono molto esigenti e il tuo unico appuntamento con una ragazza risale a quando hai visto la processione di San Cataldo con tua cugina nel 1998?
Non abbatterti, ti do qualche dritta da tenere a mente prima di uscire con una conterranea. Ci sono 7 cose da sapere.
1) LE SOPRACCIGLIA
Come diceva Marylin Monroe: ”Dimmi che sopracciglia hai e ti dirò chi sei”. Sto bluffando, è una frase che ho appena inventato perché fa figo citare ogni tanto personaggi alla catzum. È vero che gli anni ’70 sono finiti, i Beatles si sono sciolti, nell’uovo Kinder non ci sono più le sorprese di una volta e i sopracciglioni folti a mo’ di Elio e le storie tese non vanno più di moda. Ma questo non ti autorizza di certo a presentarti ad un appuntamento con una tarantina con le sopracciglia sottili ad “ali di gabbiano” manco avessi stampato tra un occhio e l’altro il simbolo della “Nike”o le lancette dell’orologio che ho nel soggiorno.
Anzi, già che ci sei presentati pure con una canzone dei “Blue” come suoneria dell’iPhone o un portachiavi di Heidi.
Ah dimenticavo, i risvoltini fin sopra le ginocchia mi raccomando.
Voto: 3
2) LA LOCATION
La scelta della location avrà un peso specifico consistente sull’esito dell’appuntamento con la tipa. Sono tre i posti che ti sconsiglio di scegliere, a meno che non abbia voglia di fallimenti e due di picche clamorosi:
- ABBASCE U’ LUNGOMARE
Sinonimo di “rattusaggine” e verginità, non esiste nulla di più sbagliato nel: ”Ehi ci vediamo giù al lungomare ok?”. Per fare cosa poi? Raccogliere i fiori? Se non vuoi far passare un’idea sbagliata, evita questo tipo di proposte sconce e opta per un gelato.
Voto: 4
- L’AUCHAN
Cosa esiste di più insensato di un: ”Ehiii ci vediamo alle 3 all’Auchan?”
A meno che non voglia fare la fine di quei cinquantenni in andropausa che lì ci trascorrono giornate senza un senso logico, evita di proporre come luogo d’incontro per il primo appuntamento l’Auchan o l’Ipercoop.
Che poi, metti caso che la tipa accetta come te la giochi? Facendo la spesa? Discutendo sui cereali che non sono più in offerta?
Voto: rimandato
- DAMIANO
Ok, c’è la crisi.
Ok, la mamma non ti ha dato abbastanza soldi per uscire.
Ok, hai già speso il tuo discreto patrimonio per la benzina per andare a prendere la ragazza a Talsano.
Ma per portarla da Damiano a cena devi aver subìto sicuramente traumi importanti da piccolo.
Poi oh, se hai deciso che per fare colpo offrire dei polletti impanati e puzzare di frittura is the new way, cazzi tuoi.
Voto: 4,5-5
3) L’ANSIA
A causa dell’ansia ho collezionato ingenti fallimenti con le ragazze tarantine. Pare infatti che vadano pazze per chi ostenta sicurezza e sfacciataggine. Quindi tu, che durante l’appuntamento stai tempestando la tipa con domande della serie:”Ma mi stanno bene i capelli?”-“Ma ti piace ‘sto posto?”-“Ma pensi ancora al tuo ex?”, sappi che stai mandando all’aria tutto, chiudendo porte, portoni, biglietti e bigliettini.
Senza considerare frasi sul post appuntamento: ”Ciao, ma sei stata bene con me?” –“Buongiorno, perché non rispondi?”. Da fucilazione istantanea!
Sei un bomber, su… l’ansia lasciala a chi vede “Saw”.
Voto: 6 di incoraggiamento
4) MEZZO DI TRASPORTO
Il mezzo di trasporto è forse l’essenza, la linfa, il nettare a cui ogni tarantino ha bisogno di attingere se vuole fare in modo che l’appuntamento vada a buon fine. Ebbene sì, per le ragazze tarantine il mezzo di trasporto è di vitale importanza.
Potrai avere lo stile di Jhonny Depp, i muscoli di Brad Pitt o lo charme di Christian Bale, ma se la wanniedda prima dell’appuntamento dovesse chiederti: ”Dove sei?” rispondere con: ”Ehi ho appena preso l’8, ci vediamo alla fermata?” sarà una mossa vincente tanto quanto quella di Napoleone a Waterloo.
A Taranto poi si sa, fa figo avere il “Beverly”, il “Liberty”, la “500”. Ah, l’agognata 500. Nel caso in cui avessi soltanto la miserabile “Lambretta” del nonno? Pazienza, presentati con un casco che faccia scena o fingi che le chiavi della bicicletta siano quelle della macchina.
La condicio sine qua non per farti la giovane donzella è farle credere che il suo nuovo “boyfriend” possa accompagnarla a casa tutti i giorni o che possa essere “prelevata” da scuola, come il cash dal bancomat dell’Unicredit, tutti i sabati.
Voto: 7
5) POPOLARITA’
In questo caso, qualora la tua popolarità superasse i 3 saluti ogni angolo, guadagnerai 10-15 punti in men che non si dica durante l’appuntamento.
La popolarità si misura attraverso due fattori:
-I LIKE SU FACEBOOK
Stai pur certo che la tipa prima di uscire con te, ti stalkerizzerà su Facebook e Instagram per testare l’indice del successo. E se usi poco Facebook e i “like” fioriscono come i capelli a Maurizio Costanzo? Niente paura, c’è il secondo punto.
-SALUTARE PERSONE OGNI DUE SECONDI
Se durante la tua passeggiata in Via D’Aquino con la ragazza dovessi concederti un pit stop nemmeno troppo rapido ogni due angoli, strette di mano e “UEE CUMBàà”, stai pur certo che la tipa ti adulerà manco gli egiziani con Horus. E se non sei abbastanza popolare? Dispensa saluti a casaccio.
Voto: 8
6) LE HOGAN
Ritorniamo all’abbigliamento. Sorvolo sui risvoltini, ma le “Hogan”? Fai indossare qualsiasi cosa ai tuoi piedi, le “Stan Smith”, le scarpe da calcetto, le pantofole dei “Simpson” ma le “Hogan”… anche no!
Sbagliatissime! Soprattutto se vendi fuochi d’artificio a contrabbando in “via Plateja” e per ostentare galanteria ti improvvisi gentleman sfoggiando le abusatissime “Hogan”, la camicia viola e il pantalone nero.
Le ragazze tarantine sono sveglie, scaltre e lo capiscono che di fronte a loro si palesa un bifolco che scrive ancora “qual è” con l’apostrofo. Per cui, sii te stesso e regala le “Hogan” ai nemici.
Voto: 3
7)VASCO O LIGABUE
Soprattutto tra le teenagers tarantine Vasco e Ligabue rappresentano delle divinità. Sono dei tasti che è meglio non toccare. Se mai la donna della tua vita (che tu credi tale, non significa che lo sia davvero) dovesse confidarti con un certo orgoglio di essere stata a Milano per assistere ad un concerto di Vasco, evita caldamente di ribattere con: ”Mah, io sono andato a Campovolo invece, molto meglio Liga.” Vale pure il contrario.
Il rischio? Una lapidazione istantanea o una ginocchiata sui denti.
Assecondala, mentile, dille non senza fierezza che adori le canzoni della Disney, di Jovanotti con la stessa sfrontatezza con cui Pupo canta: “Gelato al cioccolato.”
Voto: 7
Ovviamente, non confesserò la mia mossa poco vincente. Ti dico soltanto che sono ancora single e depresso.
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